Attraverso l’accordo di coedizione tra Arcduecittà e Altralinea, la rivista rilancia la testata con l’edizione a stampa a partire dai numeri già prodotti (n. 0 e n.1, in versione italiana e inglese) in un numero limitato di copie, distribuite nelle principali librerie specializzate italiane. Per entrambe le versioni è previsto anche il formato digitale, distribuito sulle principali piattaforme online.
In questi numeri si affrontano temi relativi alle dinamiche della forma urbana e alla teoria dell’architettura e del paesaggio, attraverso quattro sezioni: Urban Design, Architectural and Engineering Design, Interior Design and Visual Art, Virtual Design. La rivista ha inoltre le sezioni: Papers from Call (il forum di Arcduecittà che persegue l’obiettivo di aprire al futuro, sollecitando i più giovani, under trenta, a delineare attraverso proposizioni a tesi, manifesti e opere prime gli orientamenti al futuro); Papers from School (forum più accademico sulla ricerca in composizione, che propone lo slogan “Ripartire da Terragni”, nella sua lettura americana inaugurata da Peter Eisenman, che intitola a lui la nozione di “close reading”, caratterizzante l’idea di canonicità moderna); A.U.F.O. (il forum di Lorenzo Degli Esposti). Rimandiamo al manifesto leggibile e scaricabile dal sito web della rivista http://www.arcduecitta.it la dichiarazione originale.
Per compiere infine il ventaglio delle novità che aprono al futuro o al divenire della città, del progetto e della scuola, la rivista guarda al disegno urbano e all’urbanistica proponendo riflessioni sul “minimo” di città, fenomenologicamente rappresentato dalle forme “spontanee” e quindi informali, degne di studio in quanto dotate necessariamente del minimo essenziale di razionalità, o meglio, di ragioni di convivenza, ovviamente sociale.

Alla rivista si affianca una collana di Quaderni (Quaderni di Arcduecittà) dal titolo “Architettura, studi”.