Mostra “Antemalaparte”

Roma ▪ Centro Studi Cappella Orsini ▪ Via di Grottapinta n. 21
Inaugurazione Giovedì 11 febbraio 2016 – 17.30

Ingresso libero

“La più enigmatica architettura del Novecento è frutto della impostazione di un architetto trasfigurata dalla potenza ideale di uno scrittore e dai buoni consigli di un capomastro caprese, dagli apporti di molti amici artisti, che da vicino o da lontano aiutano Malaparte a concludere il suo relitto. A ben vedere è un lavoro che solo nel cantiere ultimato trova una sua stabilità concettuale, una sorta di carattere monumentale che ne decreta la sostanziale intangibilità e costringe tutti a fare i conti con lei usando armi bianche, a volte sofisticatissime e poetiche, ma pur sempre bianche.
La finalità di questo Workshop non è quindi quella di riprendere il discorso sulla paternità dell’opera o di tentarne un’ennesima interpretazione.
Questa volta si tratta di una manomissione rischiosa e belligerante.
L’obiettivo è destarla dal suo sonno minerale e consegnarla al destino delle prove di stratificazione.
Faremo – in due settimane – dei progetti insieme sulla casa e la useremo come cavia per un laboratorio sull’utopia.”
Con queste parole Cherubino Gambardella presentava il seminario “Le Malaparte impossibili. Architettura sovrascrittura e utopia” ai dottorandi in “Architettura. Teorie e Progetto” del Dipartimento di Architettura e Progetto, Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma.
La mostra “Antemalaparte” raccoglie plastici, disegni e fotomontaggi, che illustrano i dieci progetti elaborati durante il seminario.
L’esposizione sarà ospitata negli spazi del Centro Studi Cappella Orsini, importante punto di riferimento per l’integrazione fra le arti e l’incontro multidisciplinare, situato nel cuore del centro storico di Roma.

In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il catalogo della mostra, a cura di Cherubino Gambardella, con i contributi di Franco Purini, Orazio Carpenzano, Antonino Saggio, che sono invitati a intervenire nella presentazione insieme alle tutor Maria Gelvi e Concetta Tavoletta e ai dottorandi, autori dei progetti.