
Paesaggi delle vulnerabilità
Silvia Serreli
La Campania segue per il Made in Italy, l’andamento nazionale, con alcune differenze -positive e negative- e fragilità, determinate dalla struttura delle imprese e dai territori. La forte presenza di un patrimonio culturale e storico legato alle manifatture (seriche e cotoniere) di grandi tradizioni, di competenze produttive e scientifiche (aziende, grandi artigiani, università con filiere di formazione nei settori design e moda, centri di ricerca, hub) contribuisce positivamente alla resilienza dei tessuti produttivi regionali di fronte alla crisi, ma appaiono necessarie azioni sistemiche di valorizzazione e sostegno, nel settore delle nuove tecnologie, dell’internazionalizzazione verso mercati emergenti, del capitale umano. I dati prima e dopo la pandemia senz’altro dimostrano che profondi cambiamenti spingono le imprese a rinnovarsi profondamente e ad adeguarsi lsia in senso tecnologico che strategico, percorrendo anche la strada della sostenibilità ambientale e del reshoring produttivo. Il volume ha l’obiettivo di restituire la realtà del Made in Italy in Campania in tutta la sua singolarità, come incrocio di grandi realtà e patrimoni culturali, saperi contemporanei ed antichi, creatività e tecnologia, rappresentatività economica.