Quaderni di composizione

Agili contributi di carattere monografico in forma di “quaderni” presentano progetti, realizzazioni e apporti teorici di architetti impegnati nel progetto e nel suo insegnamento.
La collana intende suggerire una corrispondenza tra architetti lontani nello spazio e nel tempo per meglio comprendere le contraddizioni e le interconnessioni tra architettura, cultura e società nel contemporaneo.
Motivo unificante le “affinità elettive” che hanno caratterizzato e caratterizzano chi, in ogni epoca storica, ha reagito contro le situazioni “in cui paura e speranza si fondono e si elidono reciprocamente, sfumando in cupa insensibilità” (W. Goethe). Per l’architettura unica forma di resistenza possibile è sempre stata quella di essere autenticamente “moderna”, operando a partire dai materiali e dai programmi del proprio tempo, nella convinzione che se costruire un edificio è un atto necessario, rappresentarne il valore è un atto civile.
L’attenzione è quindi rivolta a progetti e realizzazioni testimoni di un’architettura che sembri sempre essere esistita, al di là delle mode e degli orientamenti, espressione di un metodo in cui l’ “economia dei mezzi tecnici ed espressivi” (V. Gregotti) diventa  “misura” e in cui il progetto, oltre a rappresentare la ragione profonda di ciò che si costruisce, si interroga sulle ragioni storiche delle proprie forme.
Ciò che in una parola il razionalismo concettuale tedesco definisce come zeitlose Architektur”.