Leggere il territorio
Ruggero Crivelli
Leggere il territorio
Riflessioni di un geografo
«La lettura geografica che noi proponiamo osserva il mondo con l’occhio delle società umane e dei suoi individui. Se la Terra è un essere vivente anche il territorio è un essere vivente. Non solo perché è sempre parte della Terra, ma soprattutto perché è il risultato della trasformazione di uno spazio attraverso il lavoro umano: è con questo che esso incorpora valore antropologico. Attraverso la sua materialità, un territorio rivela le aspettative di chi lo abita, ma è anche impregnato di immaterialità: gli affetti (amore o odio che siano) si ancorano nel quadro costruito della (e dalla) vita quotidiana dando così forma a una propria identità. La lettura che propone questa pubblicazione si appoggia principalmente su esempi tratti dalla realtà elvetica allo scopo di mostrare che dietro ai concetti, ai quali la Geografia può riferirsi nelle sue letture territoriali, vi sono realtà concrete: lasciamo a ogni lettore il compito di leggere quelle del proprio territorio. L’umanità non si è mai staccata dalla natura, perché ne è parte integrante e dimenticarlo significa correre il rischio di estinguersi: e in questo caso la responsabilità sarà solo nostra!» R.C.