Oltre gli scogli delle cinque dita
Alessandro Gioli
Oltre gli scogli delle cinque dita
«Sto cercando di raccontarvi un sogno, sforzo inutile perché un sogno raccontato non può mai dare la sensazione del sogno: quel miscuglio di assurdità, sorpresa e sbalordimento, quel sentirsi in balìa dell’incredibile […] Impossibile. Si vive, come si sogna, da soli.» (Joseph Conrad)
«Incapace a comprendere le cose grandi, Mario manifestava uno straordinario piacere a osservare quelle piccole, radunava il suo tempo e immaginava. Niente pareva accadere, c’era un’aria di pensieri non risolti, di domande senza risposta; “Ragazzo strano, dicevano, ragazzo davvero strano”. Mario aveva la tristezza di chi non volendo toccare terra si rifugiava nel mondo senza speranza dei sogni; partiva per avventure sempre più lontane e misteriose, ben oltre gli scogli delle dieci dita che vedeva da piccolo in fondo alla vasca da bagno, fino a che un giorno, presa coscienza, navigò per salvare se stesso e l’umanità in un mare ormai colmo di rifiuti colorati.» (A. G.)