Orazio Buti
Oscurantismo
Racconto quasi-comico di un progetto
«… vi devo anticipare che, accanto alla storia pur singolare, del progetto di una piazza, il racconto si apre quasi subito con un morto, come in un thriller, e, naturalmente, con un commissario in cerca di verità o perlomeno in cerca di una qualche spiegazione soddisfacente.»
«… L’avevano invitato a partecipare a un concorso internazionale di architettura, piuttosto impegnativo ma interessante e stava per decidere di farlo. Tuttavia non mancavano i problemi da risolvere: formare un gruppo capace, versatile e di persone di verificata esperienza; riuscire a gestire situazioni familiari non sempre così tranquille; infine trovare i soldi per impegnarsi in un’impresa che con grande probabilità non avrebbe prodotto risultati. Ma la voglia c’era e, come per un destino dal quale non si può sfuggire, Vanni si stava incamminando in quella direzione, deciso ad affrontare ancora una volta i vari rompicapi che inevitabilmente gli sarebbero piovuti addosso…» (O. B.)