Quaderni di composizione
Agili contributi di carattere monografico in forma di “quaderni” presentano progetti, realizzazioni e apporti teorici di architetti impegnati nel progetto e nel suo insegnamento.
La collana intende suggerire una corrispondenza tra architetti lontani nello spazio e nel tempo per meglio comprendere le contraddizioni e le interconnessioni tra architettura, cultura e società nel contemporaneo.
Motivo unificante le “affinità elettive” che hanno caratterizzato e caratterizzano chi, in ogni epoca storica, ha reagito contro le situazioni “in cui paura e speranza si fondono e si elidono reciprocamente, sfumando in cupa insensibilità” (W. Goethe). Per l’architettura unica forma di resistenza possibile è sempre stata quella di essere autenticamente “moderna”, operando a partire dai materiali e dai programmi del proprio tempo, nella convinzione che se costruire un edificio è un atto necessario, rappresentarne il valore è un atto civile.
L’attenzione è quindi rivolta a progetti e realizzazioni testimoni di un’architettura che sembri sempre essere esistita, al di là delle mode e degli orientamenti, espressione di un metodo in cui l’ “economia dei mezzi tecnici ed espressivi” (V. Gregotti) diventa “misura” e in cui il progetto, oltre a rappresentare la ragione profonda di ciò che si costruisce, si interroga sulle ragioni storiche delle proprie forme.
Ciò che in una parola il razionalismo concettuale tedesco definisce come “zeitlose Architektur”.
Architettura degli allestimenti
(a cura di)
Architetture 1978-2018
Progettare e costruire la città contemporanea
Architettura degli allestimenti
Torino acciaio 1:1
(a cura di)
Isolato urbano a Belgorod
Giovanni Manfredini