Architettura degli allestimenti
(a cura di)
L’architettura di Alberto e Giovanni Manfredini mostra un rigore metodologico derivante da una particolare autonomia di approccio e da quel razionalismo italiano di cui il padre fu esponente. Peculiarità che ancora oggi rappresentano l’identità dello studio, in cui si è concretizzata la capacità di riuscire sempre a pensare all’architettura nei suoi esiti perenni anziché in quelli effimeri e formali, evitando ogni rischio di autocompiacimento. È l’imprescindibile rapporto che intercorre tra durabilità e utilità che determina, nel paziente lavoro di progettazione, la ricerca della qualità costruttiva e l’attenzione al dettaglio come stile professionale, il cui risultato si traduce nell’architettura come fatto concreto, nella convinzione che il cantiere è luogo di verità, in cui la precisione del disegno esecutivo garantisce l’esatta realizzazione del costruito. Le architetture che testimoniano questi quarant’anni di attività dei Manfredini sono accomunate dall’uso e il controllo di una geometria non complessa, che acquisisce il senso di una monumentalità pacata, ordinata e rigorosa, basata su regole semplici ma raffinate, in un percorso continuo di lucida e profetica coerenza.