Adaptive housing
Formato cm 19,5 x 27
Pagine 442 colore
Testi Italiano + English
introduction
Prezzo € 95,00
ISBN 979-12-80178-22-0
Anno: 2021
Fabrizio Tucci
Adaptive housing
Innovazione tecnologica, tipo-morfologica, prestazionale
Technological, type-morphological, performance innovation
Il volume espone i risultati di una ricerca condotta dall’autore in qualità di Principal Investigator, relativa agli innovativi (o, in alcuni casi, riscoperti) tratti di ciò a cui potremmo riferirci come “Abitazione Bioclimatica”, tendente cioè alle caratteristiche emergenti di adattabilità ai cambiamenti climatici e flessibilità alle interazioni con l’ambiente. In primo luogo, lo studio è consistito nell’individuare la tipologia, i tratti morfologici e distributivi che definiscono un alloggio bioclimatico, partendo dalla classificazione tipologica classica – comune sia alle abitazioni bioclimatiche che non bioclimatiche – e proseguendo con l’individuare tutti gli spazi e conformazioni che caratterizzano l’edificio anche da un punto di vista bioclimatico e ambientale.
In secondo luogo la ricerca ha preso in considerazione l’innovazione degli spazi residenziali, su un duplice fronte: quello tipo-morfologico, con il superamento della classificazione tipologica da manuale, e quello prestazionale, relativo appunto alla performance che questi spazi possono offrire dal punto di vista dell’ambiente, del bioclima e dell’energia.
I capitoli dedicano così uguale spazio alle case unifamiliari e alle sei classi più popolari di case plurifamiliari: case a schiera, alloggi in linea, alloggi a ballatoio o in blocco, abitazioni a torre e abitazioni con patio o cortile. L’introduzione ad ogni capitolo mostra, per ogni tipologia, quali sono state le evoluzioni che hanno trasformato tali dimore sia in termini formali che bioclimatici.
L’innovazione consiste principalmente nell’efficienza ecologico-energetica dell’edificio, obiettivo ultimo della ricerca e di questo libro, che ne illustra i principali risultati. Prima, fra tutti i requisiti da soddisfare, è l’acquisizione passiva e attiva di energia rinnovabile. In termini specifici, gli obiettivi sono: una illuminazione naturale degli interni, finalizzata alla riduzione del fabbisogno energetico; un riscaldamento passivo, con l’edificio concepito come un grande collettore/assorbitore di calore; un raffrescamento passivo, grazie all’impiego sistematico della ventilazione naturale; una ottimizzazione dell’uso dei sistemi di isolamento termico; un miglior controllo del fattore umidità e un uso, sistematizzato e integrato il più possibile all’architettura, delle varie forme di produzione da fonti rinnovabili – solare, eolica e geotermica prima di tutto.
Fra gli aspetti innovativi che contraddistinguono oggi la residenza bioclimatica è sempre più frequente, dato l’affermarsi del lavoro a distanza o al computer, la necessità di nuovi tipi di spazi, che possono consistere, ad esempio, in spazi aggiuntivi integrati all’interno dell’abitazione, talvolta accessibili dall’esterno (doppio ingresso per ufficio collegato e residenza), o che in altri casi possono essere creati in modo flessibile grazie ad una corretta disposizione di allacciamenti per computer e spine elettriche, e magari con l’uso intelligente di componenti e sistemi mobili in modo dinamico e con configurazioni variabili.
Inoltre, una categoria molto importante di spazi innovativi è quella rappresentata dagli ambienti per la regolazione del microclima interno e, più in generale, del comportamento bioclimatico dell’abitazione e/o dell’intero corpo architettonico abitato (alle diverse scale), tali come – per citare gli spazi che saranno ricorrenti e prominenti in questo libro – serre, atrii bioclimatici, torri di ventilazione, camini solari, buffer spaces, ambienti serra riscaldati dalla luce solare, locali di servizio multifunzionali, e tanti altri che, vista l’ormai abbondante sperimentazione contemporanea, sono ormai frequentemente integrati all’architettura residenziale.
Professore Ordinario di Tecnologia dell’Architettura e Progettazione Ambientale alla Sapienza Università di Roma, strutturato dal 2001 presso la Facoltà di Architettura, Dipartimento PDTA, ove è Coordinatore del Dottorato in ‘Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura’ (dal 2014), Direttore del Master di II livello in ‘Environmental Technological Design’ (dal 2020), Responsabile Scientifico degli scambi Internazionali con il Politecnico di Monaco di Baviera, le Università di Bretagna, Nantes, Nancy, Gent e Lovanio e la Facoltà di Architettura di Rosario in Argentina (dal 2007), Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in ‘Architettura del Paesaggio’ (2009-2013), Direttore del Master di II livello in ‘Architettura Bioecologica e Tecnologie Sostenibili per l’Ambiente’ (2012-2014). E’ Coordinatore del Tavolo nazionale degli Stati Generali della Green Economy per l’Architettura, e Coordinatore del Gruppo internazionale di Esperti del Green City Network della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Membro del Comitato Direttivo della SITdA ‘Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura’, dove è anche Coordinatore del Cluster nazionale Nearly Zero Energy Building. Esperto valutatore dell’ANVUR Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario. E’ autore di circa 250 pubblicazioni tra articoli su riviste scientifiche e contributi su volumi, e di 14 libri.
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