
Abbecedario dell’infedele
Roberto Vincenzo Iossa
Una realtà singolare come quella delle piccole città storiche del Cilento, certamente connesse al valore intrinseco del patrimonio storico, artistico e culturale, non può essere intesa solo come area di recupero ambientale/architettonico, ma come un pulsante centro reale di sviluppo delle attività che lo faranno vivere o ri-vivere. L’edilizia storica del Cilento costituisce un patrimonio complesso, che ha subito negli anni recenti una robusta modificazione nel trattamento sia degli elementi plastici esistenti (decorazioni scultoree, cornici, lesene, basamenti, zoccolature, ecc.) sia degli intonaci, in particolare nelle scelte delle coloriture e nei modi delle tinteggiature. La metodologia proposta è basata sulla funzione culturale della memoria per conservare e trasmettere alle generazioni future il ricco patrimonio di segni, tecniche, significati e linguaggi, sottraendoli ai processi di degrado, legati alla mancanza di pianificazione e manutenzione.