
La valutazione del rischio sismico nel complesso della Galleria dell'Accademia di Firenze
(a cura di)
Campo di Prigionia nel ‘42, poi di raccolta per gli ebrei diretti in Germania, centro per profughi stranieri e poi per i Piccoli Apostoli di Nomadelfia, e infine “Villaggio San Marco” per i profughi provenienti dall’Istria: ecco cos’è stato il Campo di Fossoli, che oggi vediamo immerso nel verde con le sue fragili baracche. Questo però non vuole essere un libro sulla Storia dell’ex-Campo di Fossoli, ma dar conto delle riflessioni a più voci che si sono fatte su questo e su altri luoghi di memoria, della paziente raccolta di dati storici e di analisi sulla consistenza materiale dei manufatti che qui si conservano, dell’analisi paesaggistica di quello che è oggi il Campo, dei primi passi e progetti per la messa in sicurezza e il consolidamento di alcune baracche. Ma soprattutto il libro intende suggerire alcune strategie per la conservazione attiva di manufatti e paesaggi che caratterizzano luoghi come Fossoli, un “unicum prezioso e inscindibile” che deve essere necessariamente interpretato e gestito nella sua complessa e multiforme totalità.
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23 febbraio 2018: Ansa.it Cultura